Chopin-hour

“La musica di Chopin, non è quella di un’epoca, ma di un uomo. Chopin è al di fuori del tempo cui appartiene. Trascende il mondo in cui vive. I Preludi, le schegge di un’anima sono la sintesi. Per fare un ritratto musicale, della sua psiche, si vuole ragionare sui Preludi. Piccole contrastanti immagini, non costruite come uno Studio od un Notturno, né incasellate in un ritmo, come una Mazurka o una Polacca. Piccoli autoritratti. Sviluppo di una forma musicale breve, capace di concentrare i pensieri in una miniatura.” Questo è solo uno dei tanti e suggestivi passaggi disseminati nell’immaginifico ritratto medico che l’omeopata Francesco Eugenio Molino dipinge nel suo “Ho visitato Chopin” (Franco Angeli Editore).

Postludi nasce da qui, da queste parole, da queste pagine. Così Postludi rilegge con suggestione le pagine dei 24 Preludi op. 28 di Fryderyk Chopin, rilettura che si basa sull’idea di ritrovare nei temi chopiniani, in particolare nell’op. 28, le basi per la stesura di un profilo del compositore che ponga l’attenzione sul peso che la malattia ha avuto nella vita di Chopin. Ispirato in particolare agli spunti motivici del n.2, n.4 e n.6, la partitura racconta il difficile cammino del compositore nella malattia, tra diagnosi impossibili e cure umilianti, nell’incessante alternanza di sensazioni estreme, tra euforia e depressione. La partitura si articola in sette numeri/quadri strutturati in sequenza continua e in forma ciclica. Ogni numero è accompagnato da un sottotitolo: Je ne sais pas, Delirio, Tranquillità, Euforia.

Scritto nel 2010, in occasione del Bicentenario della nascita del compositore polacco (1810-2010), il ciclo è dedicato al Quartetto Michelangelo. “…escluso dalla sua stessa salute, dall’arena delle attività ordinarie, il suo sentimento e le sue impressioni formano i soli eventi della vita… mise tutto il suo cuore nelle composizioni, come altri lo rivolgono alla preghiera.” (Franz Liszt)

Carla Rebora

Chopin-hour

(2016 by A SIMPLE LUNCH)

“La musica di Chopin, non è quella di un’epoca, ma di un uomo. Chopin è al di fuori del tempo cui appartiene. Trascende il mondo in cui vive. I Preludi, le schegge di un’anima sono la sintesi. Per fare un ritratto musicale, della sua psiche, si vuole ragionare sui Preludi. Piccole contrastanti immagini, non costruite […]