• Carla Rebora
  • 09:00 PM 15 Maggio 2023

GLI UNCINI DEL DIAVOLO per voce, clarinetto in Sib/clarinetto basso in Sib, violino/viola, violoncello e pianoforte

Associazione Musicale Sergio Gaggia

Carla Magnan e Carla Rebora

GLI UNCINI DEL DIAVOLO (2021)
per voce, clarinetto in Sib/clarinetto basso in Sib, violino/viola, violoncello e pianoforte

Opera commissionata dall’Associazione musicale “Sergio Gaggia”
di Cividale del Friuli

In occasione dei 600 anni della caduta del Patriarcato di Aquileia (1420-2020)

“Cinquecento anni fa, nell’anno 1420, si incrociarono due parabole, quella discendente dello Stato patriarcale friulano e quella ascendente della Repubblica di Venezia, che si affacciava sul proscenio internazionale come una delle realtà statuali europee più ricche e aggressive. Viceversa, la Patria del Friuli, che aveva nel principe-vescovo di Aquileia il proprio capo, da oltre un secolo pativa una crisi di sovranità e un’incerta politica di alleanze. Non era una situazione originale: in molte parti d’Europa stavano cambiando le forme della guerra, la diplomazia, l’organizzazione degli Stati, la geopolitica. Gli Stati piccoli, e senza una guida salda e fonti di finanziamento solide, faticavano a reggere la competizione con le nuove realtà in espansione.”

Così Andrea Zanini descrive in poche righe la fine di una storia millenaria, la fine di una città simbolo di ricchezza culturale, sociale, economica, crocevia di arte e stili differenti, unione di Oriente e Occidente.

Tommasino da Cerclaria (Friuli, luogo non noto, 1186 circa – Aquileia 1235 circa) è stato uno dei primi autori di opere didattiche medioevali in lingua volgare. Fu chierico presso il patriarcato di Aquileia ad inizio 1200 per dodici anni e si distinse come poeta mondano, consigliere, esperto in etica e morale, didatta.

 

Dal suo romanzo “Welsche Gast”, il cui centro è una descrizione minuziosa e colta delle virtù contrapposta ai vizi della società contemporanea, parte la nostra composizione.

In questo trattato, Tommasino sfoggia un’altissima conoscenza diretta della cultura e della società friulana dell’epoca (lo stesso dice di sé “ho letto, ho udito e letto” e molto altro).

Welsche Gast è diviso in tre parti libri (Teil) il cui centro è una descrizione minuziosa e colta delle virtù contrapposta ai vizi della società contemporanea.

 

In Tommasino troviamo le quattro virtù fondamentali: Staete, Maze, Reht, Milte che corrispondono a fortezza, giustizia, diritto, liberalità). La Staete è la virtù fondamentale, il punto ideale di arrivo ad un ordine perfetto governato dall’equilibrio: è punto di arrivo e anche base per lo sviluppo delle altre virtù.

Alle virtù si contrappongono i sei vizi più ignificativi ai quali con maggiore forza è necessario opporsi. Al mondo della Staete si contrappone il mondo delle Unstaete dove l’ordine è abbandonato e l’incostanza vince le virtù umane.

I principali vizi sono: Herschaft, Richtuom, Maht, Name, Adel, Gelust ovvero signoria, ricchezza, potenza, gloria, nobiltà e voluttà. I vizi sono le tentazioni che l’uomo dall’obiettivo finale: Dio, il bene supremo (il riferimento al viaddio dantesco appare evidentissimo).

Le virtù ci portano verso di Lui e i vizi ci fanno scivolare in direzione opposta. Questa ambivalenza è descritta da Tommasino con l’allegoria della scala dei vizi e delle virtù (lo stesso autore ne dà una raffigurazione all’interno del testo). In questa scala, le virtù costituiscono i gradini che permettono di salire verso Dio, (il punto più alto, la luce, l’eterno) mentre i vizi sono i gradini opposti e vengono definiti dallo stesso Tommasino “gli uncini del diavolo”, come trappole che agganciano l’uomo e lo spingono verso il basso, lontano da Dio, verso l’Inferno nel mondo dei vizi e del peccato.

Carla Magnan e Carla Rebora

 

IL DIAVOLO E LA LUNA, prime mondiali a Cividale del Friuli

 

Domenica 3 la serata sarà completata da un talk coordinato dalla conduttrice Radio Rai, Valentina Lo Surdo, che coinvolgerà anche lo storico e scrittore friulano Angelo Floramo

 

Si chiuderà con la presentazione di tre composizioni in prima mondiale, “Lo Stato dell’Arte”, l’evento che sabato 2 e domenica 3 ottobre porterà a Cividale del Friuli artisti circensi provenienti anche da Spagna e Finlandia. “Il diavolo e la luna”, così come è stato chiamato l’appuntamento musicale curato dall’Associazione Musicale “Sergio Gaggia”, è in programma alle 21 di domenica 3 ottobre nella Chiesa di San Francesco. Per partecipare sarà necessario essere muniti di green pass e prenotarsi, obbligatoriamente, su www.circoallincirca.it. Informazioni allo 0432710460 (Informacittà di Cividale del Friuli).

IL CONCERTO – Il pubblico potrà così ascoltare, in prima assoluta, le tre parti de “Gli Uncini del Diavolo” di Carla Rebora e Carla Magnan e “Splende Muta la Luna”, 10 miniature di Rossella Spinosa. Le compositrici, su commissione proprio dell’Associazione Musicale “Sergio Gaggia” , sono state impegnate nella scrittura ad hoc di nuove opere per celebrare l’anniversario dei 600 anni della caduta del Patriarcato d’Aquileia. A eseguire i brani saranno invece dei giovani artisti emergenti della regione: Sebastiano Gubian al pianoforte; Teresa Vio al violino; Francesco Spinosa al violoncello; Andrea Corazza al clarinetto; Milica Tomic al flauto; la voce sarà quella della mezzosoprano Giulia Diomede. Gli spettatori saranno accolti già dal loro ingresso nella chiesa di San Francesco dall’installazione elettronica creata dalla specialista Maura Capuzzo. Il tappeto musicale è stato realizzato elaborando il materiale musicale tratto dall’organum “Ave gloriosa mater salvatoris” ritrovato da Andrea Rucli nell’archivio cividalese.
IL TALK – La serata musicale “Il diavolo e la luna” sarà arricchita da un talk coordinato dalla conduttrice radiofonica e televisiva Rai, Valentina Lo Surdo, che coinvolgerà, oltre alle compositrici, anche lo storico e scrittore friulano Angelo Floramo, autore a sua volta di otto storie immaginarie concepite a partire da altrettanti frammenti ritrovati negli archivi della biblioteca del Comune di Cividale. Fondi risalenti al XV secolo, gli stessi da cui Andrea Rucli ha recuperato il materiale musicale messo poi a disposizione come spunto per le opere sonore. Valentina Lo Surdo coinvolgerà il professore, le compositrici e il committente musicale nel racconto delle sfide e delle opportunità incontrate riportando alla luce e dando nuova forma e vita all’antico attraverso il contemporaneo.

LO STATO DELL’ARTE – “Lo Stato dell’arte” è un progetto dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cividale del Friuli sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia e realizzato in collaborazione con le associazioni Circo all’inCirca; Zeroidee; “S. Gaggia” e Dancantea; Centro Friulano Arti Plastiche.

 

Programma

 

Ambiente sonorizzato dalla installazione elettronica di

Maura Capuzzo   “Ave gloriosa mater salvatoris ”

 

Carla Rebora e Carla Magnan  “Gli Uncini del Diavolo”

1 – Ordine (Staete)

2 – Zardin di Meraveis

3 – Disordine (Unstaete)

 

Rossella Spinosa  “Splende Muta la Luna”

10 miniature per voce ed ensemble

 

Ensemble

Teresa Vio, violino e viola

Francesco Spinosa, violoncello

Milica Tomic, flauto e ottavino

Andrea Corazza, clarinetto e clarinetto basso

Giulia Diomede, mezzosoprano

Sebastiano Gubian, pianoforte

Contact info

Chiesa di San Francesco, Cividale del Friuli (UD)

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  • GLI UNCINI DEL DIAVOLO per voce, clarinetto in Sib/clarinetto basso in Sib, violino/viola, violoncello e pianoforte

  • 09:00 PM 3 Ottobre 2021
  • Chiesa di San Francesco, Cividale del Friuli (UD)

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