L’OPERA OGGI, FESTIVAL 5 GIORNATE XVI edizione
Amici del Loggione del Teatro alla Scala
Incontro con i compositori e le loro opere di teatro musicale contemporaneo
Carla Rebora e Carla Magnan: “Il ricordo che se ne ha”
Nicola Sani: “Falcone, un omaggio senza retorica”
Alessandro Solbiati: “Le varie facce del teatro, oggi”
Alessandro Melchiorre: “Unreported”
Stefano Taglietti: “Idroscalo Pasolini”
Roberta Vacca: “La scena al suono”
Fabrizio Festa: “Preferisco il rumore del mare”
Carlo Galante: “Racconto di Natale”
L’opera è fatta per essere vista. Una sinfonia o un quartetto per essere ascoltati.Questa constatazione non è sempre universalmente scontata. Ancora nel 1922 George Bernard Shaw, probabilmente a seguito di qualche sciagurata messa in scena, affermava che il modo migliore di andare all’opera era di sedersi al fondo di un palchetto, mettere i piedi su una sedia e… chiudere gli occhi. «Se la tua immaginazione non lavora peggio di un qualunque scenografo, non occorre andare all’opera». Molti che ascoltano in casa i loro dischi saranno ancora oggi d’accordo con il caustico scrittore irlandese. Ma la sua affermazione può essere capovolta. Come ha detto Chéreau «se il regista non sa fare di meglio dell’immaginazione dello spettatore, allora sì, è inutile».
Renato Verga https://operaincasa.com/presentazione/
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